SARO’ IN GRADO?

Farà per me?

Riuscirò a seguire il programma?

Tutte le volte che sento queste domande mi torna alla mente quando i miei figli prima di una puntura, di un intervento o prima di prendere una medicina mi chiedevano: “ mamma mi farà male? mamma ce la farò?”

La regola che mi ha sempre accompagnata nella mia vita da mamma è sempre stata : dire sempre la verità.

“La puntura farà male, ma durerà poco e io sarò lì vicino a te, guancia a guancia, ti potrò tenere la mano e vedrai che passerà in fretta. Certo che ce la farai! Ci sarò io insieme a te.”

Come in tutte le cose non sempre la strada sarà in discesa, ci troveremo a trovare nel cammino alcuni ostacoli, ci troveremo ad affrontare alcune difficoltà.

Non per forza saranno negativi, non sempre ciò che si metterà di traverso durante il nostro percorso sarà qualcosa di difficile ed impossibile. Semplicemente così è la vita.

Ad ogni sfida, ostacolo, inciampo, raccoglieremo gli insegnamenti.

Avere i giusti strumenti ci aiuterà a trasformare le montagne russe in collinette, non sarà proprio come salire sulla giostra del bruco ma ti prometto che non sarà complicato.

Innanzitutto vorrei dirti che sono stata sulla stessa barca, ho attraversato le tue stesse difficoltà, le tue perplessità. Ho attraversato il buio, la paura di non riuscire a superare gli ostacoli, gli stessi che hai vissuto,  stai vivendo  o che vivrai.

Il cambio di abitudini sarà il primo scalino che incontreremo.

L’allenamento inizierà dandoti alcuni spunti di riflessione che potranno esserti utili per fare uno switch mentale.

A volte non sarà facile solo perché non ce ne ha mai parlato nessuno.

Probabilmente non sarai abituata ad aggiungere quella abitudine nella tua quotidianità, all’inizio ti darà fastidio, sarà scomoda, ti sembrerà difficile solo perché siamo spesso meccanici, svolgiamo sempre le stesse mansioni tutti i giorni e non coltiviamo nuovi ingredienti che arricchiscano la nostra esistenza.

Ci lamentiamo, viviamo nelle difficoltà e nelle complicazioni e preferiamo che la nostra routine resti uguale per quanto difficile e faticosa piuttosto che apportare alcune modifiche.

Capiterà di dover superare delle resistenze perché siamo abituati a stare nel nostro limbo.

Spesso fa paura persino l’odore della felicità!

Stiamo male ma le soluzioni facciamo fatica a metterle in pratica, spesso molliamo ma un’altra delle nostre sfide sarà quella di perseverare.

Un po’ come quando corri, i primi due tre chilometri servono per “rompere il fiato” e paradossalmente sono i più faticosi, ti sembra di non farcela, di essere ad un passo dall’infarto e poi hai la sensazione di aver attraversato un muro e improvvisamente il respiro riprende il suo ritmo regolare.

Puoi rinunciare, fermarti e pensare che sia un’impresa impossibile, oppure stringere i denti, perseverare e rompere quel muro e andarti a prendere la felicità che meriti.