LE EMOZIONI SONO REALI?

Ti capita mai di pensare che se senti una particolare emozione allora quella situazione che stai vivendo è reale?

Certo, per il corpo è senz’altro così perché è autentico.

Tutte le sensazioni percepite dal corpo ci sono realmente, MA c’è dell’altro.

Il corpo è un perfetto rilevatore di come NOI osserviamo la realtà.

L’osservazione della realtà è personale, ciascuno di noi da significati diversi a ciò che vive, in base alle esperienze vissute, all’educazione, alle convinzioni…

Infatti quante volte ti sarà capitato di vivere o assistere a situazioni particolari davanti alle quali ti sei accorto che le persone hanno reagito in maniera diversa a parità di evento capitato.

Ecco che in questo caso utilizziamo le emozioni esattamente come i giudizi dando un significato e quindi creandomi una rappresentazione della situazione che sto vivendo e che potrebbe non corrispondere alla realtà.

Ad esempio, immagina di vedere uno scorpione sul pavimento di casa, non so te ma io mi spaventerei tantissimo e sicuramente inizierei ad agitarmi preoccupandomi di capire cosa fare (essendo biologa non penserei mai ad ucciderlo).

Poi scopri che qualcuno ti ha fatto uno scherzo e vedi che quello scorpione è finto.

Il tuo stato emotivo cambia e cambia perché è cambiato il significato che hai dato allo scorpione (da vero a giocattolo)

Ecco che dunque la sensazione è assolutamente vera ma risponde alla rappresentazione personale e non alla realtà.

Ricorda dunque che quando ti senti sopraffatto dalle emozioni dietro c’è sempre una tua rappresentazione.

Come capire quanto la nostra interpretazione sia affidabile?

Utilizza il confronto e fai domande.

“Perché mi dici questa frase?” “Come mai mi guardi in questo modo?” “Forse ho frainteso?”

Domande che siano di curiosità, per capire e conoscere meglio la situazione in cui ti trovi (prima di partire all’attacco in una discussione, ad esempio)

Se la prossima volta terrai presente che dietro alle tue emozioni ci sono le tue personali interpretazioni, scoprirai un mondo mai considerato e che ti aiuterà a migliorare non solo la tua comunicazione ma anche le tue relazioni.

SETTEMBRE COME … SERENITA’

Arriva settembre e in casa fervono i preparativi perché nella mia famiglia è il mese con più alta densità di compleanni.

Riprende la scuola ed occorre ristabilire i ritmi, mettere in ordine il materiale, avere tutto l’occorrente per azzerare l’ansia in agguato e per ripartire carichi e sereni.

Sai quanto incide l’umore di noi adulti sui figli?

Tantissimo.

Quindi farci trovare al meglio e con un bel carico di entusiasmo è il regalo più grande che possiamo fare ai nostri ragazzi.

“Erika ti sembra facile? Il lavoro, la casa, la scuola, l’organizzazione quotidiana, gli imprevisti e tu parli di entusiasmo? Voglio ritornare in vacanza altro che ripresa!!”

Probabilmente questo sarà il tuo primo pensiero.

E allora, invece che continuare a far albergare nella tua testa quella voce che ti rallenta, ti lascia quell’amaro in bocca, che ti dice quanto stavi bene in vacanza e quanto vorresti ritornare indietro che quel tempo è proprio volato… perché non ti concentri su una domanda?

Le domande, se sono quelle giuste

  • ti attivano
  • scansano il malumore
  • ti orientano all’azione pratica

Quindi elimina le domande a cui non puoi dare risposta come ad esempio :

 “Perché proprio a me? Perché sono fatta così?” o le domande sui tuoi stati d’animo “Perché mi sento triste?”

Queste domande non ti porteranno da nessuna parte e ti lasceranno sospesa bloccata e alimenteranno le passioni tristi (rabbia, paura, tristezza).

Allora che cosa puoi chiederti?

Ad esempio CHE COSA POSSO FARE ADESSO?

CHE COSA E’ IMPORTANTE CHE IO FACCIA ADESSO?

Stabilire le priorità è fondamentale perché troppo spesso siamo prese da tante cose e pretendiamo di fare tutto insieme.

Guardiamo a tutto ciò che dobbiamo fare invece di concentrarci solo sulla prima cosa che è importante fare.

Prova a fare un piccolo esperimento.

Pensa alla tua giornata e alle cose che ti attendono (l’organizzazione familiare, le attività lavorative, i colloqui, le commissioni e quando ritorni a casa scommetto che non ti fermerai ma avrai altre cose da fare e preparare che sono lì ad attenderti!)

Come ti senti soltanto a pensare a tutto questo? Ti senti per caso leggera, serena e piena di energia? oppure senti come un peso, ti manca il respiro o ti senti stanca ancora prima di iniziare?

Adesso pensa solo alla prima cosa importante che devi fare, l’importanza la scegli te.

Concentra la tua attenzione solo su quell’attività, una volta conclusa quell’attività poi potrai pensare alla prossima MA non prima di averla conclusa.

Un passo alla volta.

Trovi che sia meglio o peggio? Ti senti appesantita o alleggerita? Ti sembra di non farcela o la senti più alla tua portata? Ascolta il tuo corpo.

Certo, per riuscire a concentrare mente e corpo solo su un impegno alla volta è utile essere organizzate altrimenti una volta terminata l’attività non sai che cosa ti aspetterà dopo e questo distoglierà la tua attenzione e soprattutto non ti permetterà di concentrarti serenamente su ogni “pezzo” della tua giornata.

Ma ti assicuro che vivere le giornate in questo modo fa tutta la differenza del mondo.

Ti permetterà di essere serena con te stessa e con i tuoi figli.

Insegnare a loro a procedere un passo alla volta, aiutarli nell’organizzazione giornaliera (inizialmente dovrai scandire tu il ritmo perché per loro non sarà immediato) eviterà loro inutili frustrazioni, senso di inadeguatezza e sconforto proprio nel momento scolastico in cui dovrebbero essere più entusiasti e carichi di motivazione.

Definire le tue priorità è fondamentale perché ti insegna a delegare, rinviare, cancellare impegni, situazioni e, a volte, anche persone dalla tua giornata.

Stabilire ciò che è davvero importante per te a volte ti mette davanti alla paura di essere criticata (se non vedo questa persona poi cosa dirà di me, se non faccio quella telefonata poi penserà male di me, se non vado a quell’incontro che immagine darò?) che non ha nulla a che fare con l’importanza.

Infatti se ci pensi bene spesso impegni il tuo tempo in “cose” che non sono davvero importanti ma solo per una questione di immagine o educazione.

Ecco che ripulire la tua giornata ti aiuta a focalizzare meglio le tue energie e ad eliminare tanta confusione per acquisire maggior lucidità.

Ci sono periodi dell’anno in cui decido di tagliare eventi, incontri, distrazioni per tenere solo il lavoro e la famiglia.

Settembre è proprio uno di questi perché il lavoro riparte dopo la pausa estiva ed è necessaria la mia presenza con i clienti, i figli crescono, hanno nuove esigenze e quest’anno due passaggi di “livello” scolastico (medie e superiori) e così chiudo i battenti per tutto ciò che resta fuori.

Anni fa facevo l’equilibrista per accontentare tutti e dare un’immagine di me inattaccabile, sacrificavo la mia salute mentale e fisica, ero sempre in affanno e spesso sentivo la voglia di urlare da quanto mi sentivo in gabbia.

Poi ho conosciuto la “tecnica del taglio”, non è stato facile, inizialmente era come tagliarmi un braccio 🙂 ma poi col tempo ho sentito quanto fosse necessario e liberatorio.

Ho scoperto che tanti “chissà cosa penserà di me” non esistevano ed erano solo nella mia mente e le critiche che arrivano .. poche, non sono rilevanti rispetto al valore di ciò che per me è importante portare avanti.

Ogni cosa ha un peso che dai tu.

Quando organizzo le mie giornate mi piace immaginare un maggiordomo che mi aiuta a stabilire le priorità.

Pesa e poi con i suoi guanti bianchi mi indica la bilancia e mi chiede : tolgo o lascio?