Il cervello sociale

La scienza e la filosofia occidentali hanno da sempre considerato l’individuo pensante come isolato e non inserito in una comunità.

Gli scienziati così come i fisici non sono certo riconosciuti in generale come modelli particolarmente socievoli ed empatici.

Dalla storia recente arriva però una tragica testimonianza di quanto questa teoria sia poco fondata. Per rispondere alla diffusione delle malattie infettive e a causa dell’elevato numero di decessi negli orfanotrofi, i medici cercarono di proteggere i bambini separandoli e ordinando di ridurre al minimo i contatti fisici.

I bambini tuttavia continuavano a morire ad un ritmo allarmante.

La percentuale di sopravvivenza non migliorò fino a quando non ci si rese conto che il contatto era necessario, che i bambini non solo dovevano essere curati medicalmente ma anche affettivamente.

I bambini sopravvivevano se venivano presi in braccio, cullati e venivano messi in condizioni da interagire. Le persone e i neuroni soffrono e muoiono senza interazioni stimolanti.

Nei neuroni questo processo viene chiamato apoptosi, negli esseri umani viene chiamato depressione, angoscia e suicidio.

Per comprendere il cervello, dobbiamo conoscere il cervello sano che vive immerso in una comunità di altri cervelli: le relazioni sono il nostro habitat naturale.

Bibliografia

John Bowlby “La teoria dell’attaccamento”

Louis Cozolino “Il cervello sociale”

Perché un’amica non può essere la tua Life Coach?

La definizione Life Coach vuol dire tutto e niente, quante volte mi sono trovata a dover chiarire la mia professione per evitare che resti un concetto vago e che soprattutto non sia collegato all’aspetto pratico che è fondamentale!

Il mio lavoro è soprattutto pratica, è ascolto attivo, è definizione degli obiettivi, è affiancare, sostenere, aiutare a tirare fuori la parte più autentica e ad esprimere la migliore versione di te, grazie ad un profondo lavoro di consapevolezza.

Il mio materiale di lavoro? Sono le persone, le emozioni. Sai che cosa sono le emozioni? Sai riconoscerle, viverle e gestirle? A scuola non sono materia di studio eppure sono la cosa che ha maggior impatto sulla qualità della nostra vita. Quando gli amici o le amiche mi chiedono di seguirli per fare un percorso, seppur a malincuore, devo declinare la proposta, da amica non posso essere la loro life coach.

Perché?

  • Come Life coach ti guardo con occhi diversi

Non ti conosco come ti conosce un amico, non so nulla di te e per questo riesco a fornirti punti di vista diversi sulla tua situazione. Non sono coinvolta emotivamente, riesco ad essere obiettiva mettendo al servizio tutta la mia professionalità.

  • Il mio è un “ascolto attivo”

L’ascolto attivo è fondamentale e mi richiede di essere concentrata completamente su di te. Non è semplicemente una tecnica ma un atteggiamento. E’ necessario dedicarsi mentalmente, diversamente da come potrebbe capitare fra amici, non mi distraggo guardando il telefono o perdendomi dietro qualche pensiero. Dopo le tue parole ti comunico il mio feedback per essere sicura che siamo sulla stessa lunghezza d’onda: tu parli e io comprendo quello che stai dicendo e ti racconto quello che mi esprimi.

  • Nelle amicizie non sempre siamo liberi di dire tutto di sè.

Il mio percorso è uno spazio da dedicare completamente a se stessi, in cui sentirsi completamente liberi di esprimere ciò che si pensa e che si sente in tutta sincerità. Essere onesti e sinceri con se stessi è indispensabile per raggiungere i propri obiettivi.

Con quali risultati?

Durante il percorso molti si stupiscono della sensazione di leggerezza, serenità e spesso felicità che provano.

Accoglienza, comprensione e assenza di giudizio sono gli ingredienti che troverai nel percorso insieme. Ogni storia e una grande occasione di crescita straordinaria, quante volte sono stata testimone della rinascita, del miracolo che si realizza dentro ciascuno di noi attraverso l’apertura del cuore. Entrare in contatto con la nostra parte autentica sblocca tutti gli ingranaggi che rallentano la nostra vita per lasciare spazio alla sicurezza e determinazione per la piena realizzazione di sé stessi.