Erika Inglese Life Coach Blog

Chi sono

Ho una predisposizione naturale all’ascolto e all’accoglienza .

Mi piacciono le persone, mi piace incontrarle, guardarle, ascoltarle, accoglierle perché ogni persona è una storia infinita di tradizioni, incontri, amori che si tramandano di generazione in generazione e scorrono come l’acqua di un fiume.

Non riesco a fare distinzioni tra le persone perché vedo ciò che unisce e non ciò che separa.

Quando ero piccola facevo un gioco ricorrente: tutte le volte che incontravo una persona, qualsiasi, poteva essere un compagnetto d’asilo come una persona adulta, e notavo che  era arrabbiata, innervosita o comunque alterata verso me, pensavo “Erika cerca il buono” per me era una vera e propria caccia al tesoro.

Spesso i grandi mi dicevano che vivevo in un mondo tutto mio, probabilmente sulle nuvole, ma cosa vuol dire sulle nuvole? Noi lo attribuiamo ad un mondo di leggerezza a volte confondendola con la superficialità ma dalle nuvole si vede molto di più, abbiamo una visione più ampia e io non ho mai e poi mai smesso di credere che quel mondo esista davvero.

Ebbene in tanti anni io quel tesoro l’ho trovato sempre in ogni persona che ho incontrato nella mia vita.

Non mi è mai interessato ciò che vedo in superficie perché separa, io cerco la luce delle persone e questo arriva dritto al cuore e unisce. Certo a volte la luce può capitare che sia molto flebile ma c’è ed esiste in tutti noi.

Ecco che ad un certo punto della mia vita mi sono accorta che era un mio talento accorciare le distanze, connettersi alle persone.

In ogni lavoro, dai laboratori di Biologia da cui sono partita al mondo farmaceutico, cambiavano le mansioni, cambiava l’azienda ma ciò che per me ha sempre fatto la differenza è la relazione umana che non ha tempo età e condizioni.

Decidere di diventare Life Coach professionista dopo ben 15 anni di lavoro da dipendente mi ha insegnato quanto sia davvero tutto nelle nostre mani, sono passata da una situazione lavorativa che mi stava stretta e in cui sentivo che la mia serenità personale veniva continuamente minacciata dal mondo esterno al pieno controllo della mia vita.

Ti è mai capitato di essere attaccata ad una corda che non vuoi lasciare perché hai paura, perché non sai che cosa ti attende dopo? Le mani ti bruciano dal dolore ma non molli perché sei disposta a soffrire pur di evitare di incontrare l’ignoto. Questo è quello che ho provato io fino a che un giorno ho deciso di credere nel mio mondo e nei miei valori, ho guardato la paura in faccia e ho smesso di trattenere, ho smesso di barattare i miei sogni con la sicurezza e ho lasciato andare quella corda, ho concesso una possibilità a me stessa e a quella bambina che giocava a ricercare la bontà nelle persone.

Cambiare professione vuol dire rimettersi in gioco, rielaborare, imparare, studiare, ascoltare, trasformare ma anche vivere le difficoltà, i momenti bui, i cambi di direzione.

Ecco perché avrai davanti un essere umano e non wonder woman.

Anche io ho vissuto e vivo momenti difficili, dubbi e blocchi ma ho trovato il modo di non fermarmi, non mollare per costruire pezzetto dopo pezzetto la vita a modo io.

La soddisfazione che provo tutte le volte che svoltiamo insieme (perché è un viaggio che faremo insieme fianco a fianco) è impagabile, questo è vivere sulle nuvole, questo è ciò che voglio condividere con più persone possibili perché non siamo nati per soffrire, la felicità è uno stato naturale del nostro cervello e ne sono testimone ogni giorno.